.«Fra dieci anni mi auguro che questa fiera diventi il fulcro dell’enogastronomia e dell’agroalimentare. Quello su cui dobbiamo lavorare è convincere il territorio inizi a credere di più in questa realtà. Il paragone con altri eventi del genere è inevitabile, ma io ritengo che questo polo fieristico, l’unico rimasto in Sicilia debba diventare l’avamposto siciliano del gusto. Noi siciliani siamo un popolo che, attraversato lo Stretto, sa quali sono le regole e le opportunità commerciali, ma dobbiamo dimostrare di essere bravi qui e portare qui il Nord Italia, l’Europa e i Paesi africani del Mediterraneo»
DavideLa Rosa direttore della Vittoria Mercati immagina già il futuro di “MedinFood”, il salone del gusto siciliano, concluso domenica a Vittoria che quest’anno ha chiuso con un numero più elevato di visitatori, il 70% in più rispetto allo scorso anno. Una fiera che cresce se è vero che oltre al pubblico si sono moltiplicati anche gli espositori. Il primo anno erano solo 34, l’anno scorso 47, quest’anno 70, un incremento costante.
Il boom è stato registrato nella giornata di domenica con il cooking show live, condotto dalla giornalista Gianna Bozzali, che ha messo a contatto gli chef dell’Associazione Provinciale Cuochi Iblei e i visitatori.
«Noi siamo la nuova generazione dice Carmelo Floridia, il presidente provinciale dei cuochi iblei che rappresenta un centinaio di berrette bianche – e siamo chiamati a promuovere quello che facciamo tutti i giorni nelle nostre cucine.Non è un discorso di marketing, ma un discorso culturale. Io sono stato via dalla Sicilia per tanto tempo, ho lavorato a Milano in Svizzera, Francia Germania. Sono tornato perché siamo 20 anni indietro e ci sono 20 anni di lavoro assicurato, abbiamo delle possibilità che al mondo altri non hanno e poi ho fatto una scelta: smettere di lamentarmi. Dobbiamo prendere coscienza di quello che siamo, non di quello che vorremmo essere,siamo una regione dove l’orologio ha un passo diverso, non vorrei che diventassimo come la Sardegna dove ci sono ormai pochi posti dove trovi la vera anima sarda. Piuttosto che fare di più dobbiamo fare meglio quello che già facciamo. Noi non ci siamo mai staccati dalla tradizione e
questo è un vantaggio. C’è un alto tasso di ragazzi iscritti negli Istituti alberghieri, siamo alla costante ricerca di manodopera, abbiamo mille risorse. Milano ha tre aeroporti, sono tornato in un posto dove si sperava aprissero un aeroporto (Comiso ndr) l’hanno aperto, c’è, e quindi adesso è tutto un crescere e dobbiamo farci trovare pronti».
Pronti lo sono stati sicuramente i ragazzi dell’istituto alberghiero “G. Marconi”di Vittoria che hanno organizzato un seminario sulle proprietà nutrizionali del pesce azzurro e quelli dell’Istituto agrario di Vittoria che hanno portato all’interno della fiera una birra artigianale di loro produzione. Loro non hanno potuto berla a scuola (da minorenni), ma il pubblico ha molto apprezzato. Piccoli mastri birrai crescono
di Carmen Greco